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PINO CACUCCI
Pino Cacucci è scrittore, traduttore, sceneggiatore. È nato nel 1955 ad Alessandria, è cresciuto a Chiavari, si è trasferito a Bologna nel 1975. Dal 1982 al 1988 ha vissuto in Messico, paese che ha raccontato in libri famosi come La polvere del Messico, Puerto Escondido, Demasiado corazón, San Isidro Futbol. I suoi viaggi e vagabondaggi sono da sempre la fonte d’ispirazione primaria per i suoi racconti. Oggi, se gli chiedono “di dove sei?”, non sa più cosa rispondere.
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MINO MILANI Mino (all’anagrafe, Guglielmo) Milani (Pavia, 3 febbraio 1928) si laurea in lettere presso l’Università di Pavia nel 1950; dal 1953 inizia un’intensa attività pubblicistica che lo porta alle prime collaborazioni giornalistiche e alla pubblicazione dei primi libri. L'AUTORE SI RACCONTA Chi è Mino Milani? È, prima di tutto, uno scrittore per ragazzi. Ed è lui stesso, in queste pagine, con stile lieve e garbato, a ripercorrere una vera e propria autobiografia letteraria che si legge tutta d'un fiato. |
ALFREDO COLITTO È nato a Campobasso, ha studiato a Bologna e ha vissuto molto all'estero, soprattutto in Messico, dove ha ambientato il suo primo romanzo, Café Nopal (Alacrán, 2005). Ha pubblicato inoltre Aritmia Letale (Giallo Mondadori, 2008), Duri di Cuore (Perdisa, 2008) e Bodhi Tree (Crisalide, 2004). Ha partecipato a numerose antologie di racconti, tra cui: Killers & Co. (Sonzogno, 2003), Fez, struzzi & manganelli (Sonzogno, 2005), Il ritorno del Duca (Garzanti, 2007), History & Mystery (Piemme, 2008), Anime Nere Reloaded (Mondadori, 2008). Collabora inoltre come editor e traduttore con alcune tra le maggiori case editrici italiane, scrive soggetti per il cinema e la televisione, e insegna scrittura creativa presso la scuola “Zanna Bianca” di Bologna e la scuola “Ishmael” del CDM di Rovereto.
Bologna,1311. Il cadavere di un uomo ucciso in modo orrendo viene portato a notte fonda a Mondino de' Liuzzi, medico e anatomista dello Studium. Nel torace, aperto con una sega, il cuore dell'assassinato è stato trasformato in un blocco di ferro. Mondino, sedotto dalla possibilità di scoprire il segreto che consente di trasformare il sangue in ferro, aiuta Gerardo da Castel Bretone, un giovane cavaliere templare che si nasconde sotto i panni di studente di medicina, a far sparire il cadavere. Per coprire Gerardo, il medico è costretto a mentire all'inquisitore Uberto da Rimini, feroce accusatore dei Templari: la sua unica speranza è quella di arrivare all'assassino prima dei domenicani. Ma altri due cadaveri vengono ritrovati nelle stesse condizioni, e la corsa contro il tempo si fa sempre più pressante. Preso di mira dall'inquisitore, disposto a tutto pur di dimostrare la verità delle sue tesi, Mondino sfugge a stento all'arresto e solo grazie all'intervento del podestà, acerrimo nemico dell'Inquisizione, riuscirà a mettere le mani sul misterioso assassino. Nell'autunno del 1310 tre cavalieri templari, a Napoli, a Cipro e a Toledo, ricevettero una copia della stessa lettera, scritta in un latino privo di errori e contenente alcune variazioni riguardo al luogo e al giorno dell'appuntamento. Ne restarono stupiti e preoccupati e furono propensi a credere alla sua veridicità quando, nel tubo di rame che conteneva la pergamena, ciascuno di loro trovò, avvolto in un pezzo di seta nera, un oggetto che possedeva il fascino repellente di un rettile: un dito umano scheletrito, coperto da un reticolo di vasi sanguigni, senza pelle né unghia. Le vene però erano fredde, dure e scure, costituite da filamenti di metallo
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