Edizione 2006 - Terra di Salgari

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Edizione 2006

Albo D'oro






VALERIO MASSIMO MANFREDI

VINCITORE DELLA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO "EMILIO SALAGARI"

Valerio Massimo Manfredi è professore di archeologia all'Università Bocconi di Milano e in precedenza ha insegnato e tenuto conferenze nei più prestigiosi atenei italiani e stranieri. Ha inoltre condotto spedizioni scientifiche e scavi in molte località d'Italia e all'estero. Collabora come antichista a "Panorama" e a "Il Messaggero". Ha pubblicato numerosi articoli e saggi, fra cui: Senofonte - Anabasi, La strada dei Diecimila, Le isole fortunate, Akropolis; con Luigi Malnati, Gli Etruschi in val Padana; con Lorenzo Braccesi, Mare greco e I greci d'Occidente; con Venceslao Kruta, I celti d'Italia. Come autore di narrativa ha pubblicato i romanzi: Palladion, Lo scudo di Talos, L'Oracolo, Le paludi di Hesperia, La torre della solitudine, Il faraone delle sabbie, la trilogia Aléxandros, opera tradotta in tutto il mondo, Chimaria, L'ultima legione e Il Tiranno, tutti pubblicati da Mondadori. Con Francesco Guccini e Giorgio Celli ha pubblicato Storie d'inverno e negli Oscar la raccolta di racconti I Cento Cavalieri e L'isola dei morti. È autore di cinema e di televisione con prestigiose produzioni internazionali.



L'IMPERO DEI DRAGHI



Anatolia, anno 260 dopo Cristo. L'assedio dei Persiani ha stremato la resistenza della città romana di Edessa. L'imperatore Publio Licinio Valeriano guida personalmente la delegazione che esce dalle mura per trattare la pace con il suo avversario, Shapur di Persia. Ma nessuna trattativa verrà intavolata, nessuna pace sancita. L'incontro è una trappola e con Valeriano finiscono nelle mani del nemico il capo della sua guardia personale, Marco Metello Aquila, legato della Seconda Legione Augusta, eroe dell'impero, leggenda vivente, per tutti i soldati romani soltanto il comandante Aquila, e dieci dei suoi uomini più valorosi e fidati. Il loro destino è segnato, la vergogna della cattura incisa per sempre in un bassorilievo sulle rupi di Nasq-i-Rustam: marciranno ai lavori forzati, come i più miserabili dei malfattori, in una miniera da cui nessuno è mai riuscito a evadere. Il primo a morire di stenti è Valeriano, gli altri, colpevoli di avergli voluto tributare onoranze degne dell'imperatore di Roma, vengono sepolti nelle vicinanze del terzo livello, un inferno che non concede scampo.
Ma c'è chi conosce quei cunicoli bui: Metello e i suoi fuggono e trovano rifugio in un'oasi dove è atteso un misterioso personaggio braccato dai Persiani. I Romani ne diventano la milizia privata con il compito chi scortarlo nel suo paese, la Sera Maior, il mitico regno della seta, la Cina. Ha inizio così un'epopea straordinaria attraverso le foreste dell'India, le montagne dell'Himalaya, i deserti dell'Asia centrale fino al cuore della Cina. Solo lì il piccolo gruppo si rende conto di avere scortato in principe che dovrà battersi contro un usurpatore feroce e la setta di invincibili guerrieri che lo protegge, le sanguinarie Volpi volanti.
Quel pugno di Romani dovrà affrontare prove sovrumane, combattimenti di spaventosa violenza, ma insieme conoscerà una civiltà eccelsa, una cultura meravigliosa, uomini intelligenti e tolleranti, donne bellissime e appassionate. E quando alla fine Marco Metello scoprirà di non essere il primo Romano ad aver raggiunto quel mondo remoto, quando nello scontro finale si giocherà tutto; l'amore, la sopravvivenza stessa dei due più grandi imperi mondiali, saranno gli spettri di un'armata scomparsa secoli prima ad accorrere sotto le insegne del comandante Aquila per combattere la battaglia definitiva.
Con L'impero dei draghi Valerio Massimo Manfredi raggiunge i vertici della sua potenza narrativa. Tutti i suoi grandi temi, l'amicizia, l'onore, la forza del gruppo, il senso della patria, la fedeltà ai propri valori, il rispetto profondo per quelli degli altri uomini e degli altri popoli, il viaggio nei territori di una natura incantevole e spietata, si fondono grazie a una scrittura trascinante e a un incredibile talento nel plasmare la dura materia storica nell'essenza stessa dell'avventura, in un romanzo semplicemente superbo.





aALAN D. ALTIERI


Alan D. Altieri, milanese, ingegnere, è vissuto a lungo a Los Angeles, lavorando per il cinema come sceneggiatore. Del “Maestro italiano dell’Apocalisse” nelle edizioni TEA sono apparsi, tra gli altri, Città  oscura, Città di ombre, Ultima luce, Kondor (Premio Scerbanenco 1997), L’uomo esterno, i tre romanzi della saga storica di Magdeburg, i romanzi dedicati al personaggio dello “Sniper” Russell Kane e i volumi di racconti Armageddon, Hellgate e Killzone.
















L'ERETICO

Tenebre. Non esiste altro nella Germania dell'anno Domini 1630. Carestia, morte, pestilenza provocate da una guerra che sembra eterna. Ma nemmeno questo bagno di sangue ferma Reinhardt Heinrich von Dekken, Principe di Turingia, uno dei nobili cattolici più potenti e temuti del Sacro Romano Impero della Nazione Germanica. Quello di Reinhardt, uomo nel cui passato grava un incubo che rifiuta di dissiparsi, è un disegno di potere destinato a sconfiggere il tempo. Nel perseguirlo, Reinhardt non ha esitazioni. Eppure, come in una profezia dell'Apocalisse, il suo destino è inesorabilmente legato a quello di un guerriero senza nome, enigmatico e letale: un eretico in nero che di Reinhardt sembra l'antitesi assoluta.


















VALERIO EVANGELISTI

Valerio Evangelisti è nato a Bologna nel 1952. Si è laureato in scienze politiche, indirizzo storico-politico, e ha intrapreso una carriera accademica interrotta verso il 1990, alternata all'attività di funzionario del ministero delle finanze.

Dopo avere pubblicato cinque volumi e una quarantina di saggi di storia, si è dedicato interamente alla narrativa. Nel 1994 è uscito il suo primo romanzo, Nicolas Eymerich, inquisitore, che ha vinto il Premio Urania.

I romanzi centrati su Eymerich sono tradotti in Francia, Spagna, Germania e Portogallo. Hanno valso all'autore, nel 1998, il Grand Prix de l'Imaginaire e, nel 1999, il Prix Tour Eiffel: i premi più prestigiosi riservati in Francia alla letteratura fantastica e di fantascienza. Il quotidiano Le Monde ha pubblicato un racconto di Evangelisti in un supplemento speciale. Il Venerdì di Repubblica, nel 1996, ha proposto un suo romanzo a puntate.

Attualmente, dopo avere conseguito nel 2000 il Prix Italia per la fiction radiofonica, scrive sceneggiature per radio, cinema, televisione e fumetti. Ha fatto parte della delegazione ufficiale degli scrittori italiani al Salon du Livre di Parigi del 2001.
Ha diretto per un decennio "Progetto Memoria - Rivista di storia dell'antagonismo sociale". E' ora direttore editoriale di "Carmilla", pubblicazione dedicata alla narrativa fantastica e alla critica politica. Collabora all'edizione francese di "Le Monde Diplomatique". E' presidente dell'Archivio Storico della Nuova Sinistra "Marco Pezzi" di Bologna.




IL COLLARE DI FUOCO

Il nuovo romanzo di Valerio Evangelisti non si collega alle precedenti opere dello scrittore. Si tratta infatti di un romanzo storico di amplissimo respiro, che narra in chiave avventurosa la formazione del Messico come Stato moderno.
Il racconto inizia con un episodio in apparenza minore: nel 1859 un possidente messicano, Juan Nepomuceno Cortina, guida in Texas una rivolta contro le discriminazioni cui i suoi connazionali sono sottoposti, su terre che un tempo erano loro. Ma poi la vicenda si dilata, si sposta entro il Messico, abbraccia la lotta di Benito Juárez contro Massimiliano d’Austria, la dittatura di Porfirio Díaz, la modernizzazione forzata del paese, le rivolte contadine, le stragi e le deportazioni di indigeni, fino ad arrestarsi al 1890.
Filo conduttore, il rapporto contraddittorio, di odio e amore, tra Messico e Stati Uniti (il collare di fuoco del titolo, secondo l’espressione di un uomo politico ottocentesco); ma anche il lento formarsi di un’identità nazionale e di una cultura unitaria adatta a darle espressione.
Il tutto visto attraverso le vicende non di uno, ma di molti personaggi (tutti realmente vissuti, sebbene la loro biografia sia sostanzialmente immaginaria, a differenza del contesto), che a tratti intrecciano le loro esistenze: una vedova americana fragile e ambiziosa, un cinico ranger del Texas, un possidente ispano-americano aristocratico e conservatore, una ragazzina messicana innamorata di un bandito, un ufficiale yankee incuriosito da un paese che ama e non comprende, un ladruncolo, un ambiguo generale in bilico tra patriottismo e tradimento, e altri ancora. Tutti costoro, e i loro figli, saranno trasformati dalla grandiosa epopea di cui sono attori non sempre consapevoli.
Se il precedente romanzo di Evangelisti, Noi saremo tutto, poteva essere visto come una rilettura di C’era una volta in America di Sergio Leone, Il collare di fuoco è la sua versione di Giù la testa.






 
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